L’Enea spiega i requisiti per beneficiare della detrazione e i documenti necessari.

Quali sistemi di building automation accedono all’ecobonus e quali caratteristiche devono soddisfare?

A chiarire il punto l’Enea nel Vademecum sulla Building Automation.

Ecobonus: quando ne fruiscono i sistemi di building automation
L’Enea ha specificato che è agevolabile l’installazione e messa in opera di sistemi di building automation che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.

Per accedere al bonus i dispositivi devono:
– mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
– mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
– consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

L’aliquota di detrazione è del 65% delle spese totali sostenute e non vi è un limite massimo.

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Nel decreto Liquidità anche potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI e nuovo rinvio di Iva, ritenute e contributi.

Lo Stato garantirà i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese, per un totale circa di 200 miliardi di euro; alle Partite Iva e ai professionisti sono riservati 30 miliardi di euro e il potenziato Fondo di Garanzia per le PMI; sono sospesi i versamenti di Iva, ritenute e contributi anche per i mesi di aprile e maggio.

Sono alcuni dei contenuti del decreto legge Liquidità in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, di salute e lavoro e di proroga di termini amministrativi e processuali, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.

Il decreto interviene in sostegno alle imprese in difficoltà con misure specifiche su 5 principali ambiti.

Coronavirus, prestiti garantiti dallo Stato per imprese e professionisti
1. Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti

Le misure adottate prevedono garanzie da parte dello Stato per un totale circa di 200 miliardi di euro concesse attraverso la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma.

In particolare, la garanzia coprirà tra il 70% e il 90% dell’importo finanziato, a seconda delle dimensioni dell’impresa, ed è subordinata a una serie di condizioni tra le quali l’impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi 12 mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia.

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Saranno pagati opere eseguite, beni strumentali e scorte che abbiano raggiunto un valore minimo di 5mila euro, anche se non sono stati completati i Sal.

La chiusura dei cantieri, dovuta all’emergenza coronavirus, si è abbattuta anche sui lavori per la ricostruzione post sisma in Centro Italia. Per evitare di aggravare una situazione già estremamente compromessa, il Commissario straordinario per la ricostruzione ha emanato la l’ordinanza 97, con cui è disposto il pagamento di alcuni lavori e spese tecniche già effettuati.

Si tratta di una disposizione straordinaria, che deroga non solo alle ordinanze per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, ma anche alle regole sul pagamento degli stati di avanzamento lavori (SAL), e che resterà in vigore fino al 30 giugno 2020.

Centro Italia, pagamento di lavori e spese tecniche
L’ordinanza prevede che possa essere richiesto il pagamento dei SAL relativi agli interventi di ricostruzione privata in corso, delle spese tecniche nonché delle spese sostenute per gli interventi sui beni mobili strumentali e per il ripristino delle scorte.

Il pagamento può essere richiesto se le opere o le spese hanno raggiunto un valore minimo di 5mila euro. L’importo del SAL deve essere determinato in misura corrispondente alle lavorazioni eseguite e non può superare il 95% di erogazione del contributo per la ricostruzione.

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Le proposte di Fillea-Legambiente, Architetti del Lazio e Rete Irene: sprint alla riqualificazione energetica, semplificazioni per i condomìni e un ‘Cura Italia dell’edilizia’

Per rilanciare il settore delle costruzioni dopo l’emergenza coronavirus è necessario potenziare e stabilizzare i bonus fiscali per la casa e semplificare gli strumenti urbanistici e le procedure amministrative.

Queste alcune delle azioni proposte per il rilancio dell’edilizia da Fillea Cgil e Legambiente, dalla Federazione degli Ordini degli Architetti P.P.C. del Lazio e da Rete Irene.

Rilancio edilizia con ecobonus, il Piano Fillea-Legambiente
Il Piano Fillea-Legambiente prevede di prolungare fino al 31 Dicembre 2025 Ecobonus e Sismabonus per i condomini, prevedendo una riduzione minima del fabbisogno energetico di almeno il 50% o il raggiungimento della classe energetica B per aiutare le famiglie a risparmiare.

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